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giovedì 5 maggio 2022

il materiale unano

Ci sono persone che riescono a concentrare in una frase delle verità incontrovertibili, con una capacità di sintesi che invidio. 

"I padroni del vapore italiani hanno, nella loro generalità, storicamente scritto nel codice genetico la regola di massimizzare i profitti tirando il collo il più possibile al materiale umano a disposizione ed innovare quando proprio non ce la si fa più, arrivando per questo sempre in ritardo. "

Ecco, in due parole, chi sono i "padroni" o "i(m)prenditori" e come vedono i lavoratori. Noi poveracci, per loro, siamo solo "materiale umano", nulla di più. E come materiale veniamo usati, maltrattati, umiliati, consumati, buttati e quasi mai riciclati. Alla peggio, quando il materiale umano è troppo consumato o giudicato inadatto allo scopo, viene buttato e/o confinato in qualche ospizio a fare da materiale per operatori aguzzini, violenti ed inconsapevoli di essere a loro volta materiale umano. Altri padroni (ne ho già parlato) ci vedono come "capitale umano", valutandoci solo come materiale in grado di produrre reddito, altrui ovviamente.

I padroni del vapore, questa elite di migliori di noi con più diritti di noi, sono ormai senza più freni e senza pudore arrivano pure a vantarsi di tenere questo atteggiamento. Quelli che invece non lo fanno, sono ancor più pericolosi. Ed alle esternazioni di quela moltitudine di defi*enti che si lamentano che i giovani non sono disponibili a lavorare gratis per "imparare", come vogliamo rispondere?

A creare questa casta di intoccabili siamo stati ognuno di noi, ognuno in microscopica parte. Succede per piccoli passi, ogni volta che sopportiamo la cessione di una microscopica parte della nostra dignità in cambio di un "vantaggio" apparentemente tale nell'immediato ma devastante nel lungo periodo. 

Che fare? poco o niente, hanno ormai vinto loro e noi abbiamo perso. Inutile illudersi, abbiamo proprio perso. Ma allora? Rivoluzione? naaaaa... mi fermo qui, perchè non noglio suggerire soluzioni od aizzare gli unani verso una ribellione che non ci sarà mai, forse per almeno un paio di generazioni, poi si vedrà. Alla prossima.

P.S. la caccola è in sala alta. Ripeto: la caccola è in sala alta.

martedì 1 settembre 2020

Il curriculum che nessuno legge


Il curriculum vitae, quel documento di autocelebrazione dove un disoccupato aspirante schiavo condensa le proprie speranze su un futuro da lavoratore vessato da managers tossici strafatti di colla vinilica. Credo sia questa la definizione più realistica.

Confesso, l'ho compilato pure io ovviamente, quando il lavoro stupidamente lo cercavo come fanno tutti. Ora ho fatto in modo che sia il lavoro a cercare me e si, lo confesso, me la tiro pure, my turn.

Comunque, per i disoccupati "normali", il curriculum lo richiedono e bisogna in qualche modo presentarsi. C'è un problema però. La rete abbonda di suggerimenti e consigli su come predisporlo al meglio, consigli e suggerimenti che ci svelano un amara verità: alla "lettura" del curriculum vengono dedicati non più di 5 o 6 secondi, un inezia se si pensa all'impegno profuso per predisporlo al meglio, specie per chi ha 40anni di esperienza da condensare in una paginetta. 

Questa noncuranza verso l'individuo ci dice una cosa importante: al selezionatore non gli frega un caxo di cosa hai fatto in passato. Gli importa solo che tu sia ubbidiente, ammaestrato, assertivo (yes man), proattivo e generoso nel rinunciare anche ai tuoi diritti fondamentali.

Se poi ad arricchirci la vita ci si mette pure il curriculum in formato "europeo" allora le cose si complicano. In realtà il curriculum vitae in formato europeo è una burocratizzazione delle operazioni di selezione del personale che vorrebbero standardizzato per diminuire lo sforzo di selezione, per lavorare meno nella scelta fra centinaia di profili, in pratica per fare meno fatica... complimenti davvero, un bell'esempio da dare ai candidati ai quali invece viene chiesto il contrario, ovvero proattività, capacità di gestire il cambiamento, impegno oltre l'orario concordato, autonomia nel problem solving, presenza e disponibilità totale e via dicendo.

In pratica, ai recruiters, della PERSONA, delle sue sfaccettature, delle sue ambizioni, del suo stile di vita desiderato #nonglienefregaunamazza.  Il CV è solo un abitudine alla quale dedicare un attimo, un nulla. L'impatto è già una mancanza di rispetto nei confronti di chi spera e si rende disponibile, complimentoni davvero... recruiters, siete delle vere merde. Siete incoscienti dei danni che state provocando.

Nel curriculum europeo da una o due paginette vengono cancellate le specifiche caratteristiche individuali, il “racconto di una vita” - passato, presente e futuro - diventa una mera “compilazione” che uccide la creatività, forza fondamentale del “racconto di vita”. Diventa così più difficile trovare un #lavoro e per molte aziende difficilissimo trovare i giusti profili in quanto non ci sono “celle” e “campi” per scrivere le cose più importanti: ambizioni, aspirazioni, desideri e sogni professionali. In pratica i candidati sembrano tutti uguali.

Ricordate sempre una cosa: chi cerca lavoro in realtà sta cercando un modo dignitoso per vivere, sentirsi utile senza doversi umiliare e sentirsi una nullità. Sta cercando soprattutto il #rispetto che merita, come essere umano, come individuo sociale, come persona. Chiunque uccide queste aspirazioni, in qualsiasi modo, va messo da parte, esiliato in condizioni da non nuocere, ignorato ed isolato, almeno per fargli provare in prima persona cosa si prova.  Mavaffanchiulo. 

P.S. il bidello è in corridoio. Ripeto: il bidello è in corridoio.


giovedì 2 luglio 2020

Mi sono rotto

No, è vero, mi sono davvero rotto, la schiena stavolta, con delle ripercussioni che spero non diventino permanenti. E così ho sperimentato cosa significa muoversi con la carrozzina. Ora capisco davvero le sofferenze dei disabili costretti a starci per sempre, un vero calvario. Muoversi è quasi impossibile. Per strada nemmeno a parlarne, fra buche, crepe, scalini inutili ma onnipresenti, pali e paletti, ostacoli vari, strettoie, salite e discese assurde. Dei mezzi pubblici nemmeno a parlarne. Per salire sul treno, nella carrozza dove troneggia il logo del disabile, occorre superare la voragine fra banchina e carrozza. Negli edifici poi è difficilissimo... gradini, scalini, arredo esagerato condensato in spazi troppo stretti. Negli uffici pubblici un pò meglio... ma arrivarci è una scommessa. Anche a casa tua ti accorgi di non aver mai pensato agli ostacoli per cui muoversi è davvero difficile, per non parlare di quando devi andare in bagno, coricarti, mangiare, lavarti... è tutto diverso il mondo se lo si vive da seduti su ruote. Ecco, dopo aver bestemmiato per le ciclabili e per la nulla considerazione verso chi si muove in bici, ora devo aggiungere anche delle nuove bestemmie verso chi non pensa agli altri diversamente agili.
E rinnovo l'invito a sindaci, assessori, politici, responsabili vari, presidenti, progettisti, architetti , geometri, luminari, capoccioni vari e dotti sapientoni: venite con me un paio di settimane a fare un giro in bicicletta, e poi un altro paio in giro in carrozzina, senza barare, a svolgere le quotidiane mansioni di un cittadino che cerca di sopravvivere ed arrangiarsi senza aiuti da nessuno. Magari veniteci senza soldi in tasca così facciamo un lavoro completo. Forse così è l'unico modo affinchè vi possiate rendere conto delle puttanate che dite quando dichiarate di essere dalla parte dei cittadini o di progettare opere a misura d'uomo. Dai, l'invito è sempre aperto, vediamo chi si fa avanti (se mai qualcuno si farà avanti). alla prossima.

P.S. Previsto maltempo in pianura. Ripeto: Previsto maltempo in pianura.

mercoledì 26 febbraio 2020

Disinfettante mani fai da te

E dopo il coronavirus (o COVID-19 che dirlo fa più glàm), dopo il panico isterico per un influenza brutta, dopo aver assistito alle comparsate mediatiche degli "esperti" che si prodigano a divulgare tutto ed il contrario di tutto, ma soprattutto con la comparsa dei soliti commercianti approfittatori disonesti e speculatori che hanno proposto confezioni di gel disinfettante mani e mascherine a prezzi stellari, ecco che stanno comparendo in rete le ricette fai da te per sopperire alla mancanza del disinfettante mani, per gli unani l'amuchina gel mani, che è un nome commerciale, anche se molti unani sono convinti che il termine Amuchina sia il nome del composto chimico base. 
Fra i suggerimenti proposti per la produzione fai da te del disinfettante mani ci sono un infinità di intrugli vegan-ayurvedici, paccottiglie e poltiglie improbabili oltre a liquidi di dubbia efficacia... se volete crederci fate vobis. In veneto.... un bel bagnetto nella grappa ed il virus scompare. 
Preoccupati per le Fake News, la stampa mainstream inizia ad allarmare i lettori unani per avvisarli della comparsa di numerosi guaritori dalla ricetta miracolosa. E nel farlo, ovviamente, non sanno fare altro, copiano ed incollano la versione "ufficiale" (che non si sa mai da dove arriva) senza controllare quello che scrivono. Come risultato, la confusione sale alle stelle e ci provo io a fare un pò di ordine. 

Lavarsi le mani per sessanta (60) secondi con il sapone. ripeto: Lavarsi le mani per sessanta (60) secondi con il sapone.

Finito, lo dice l'articolo di repubblica.  Ed io aggiungo: fatelo sempre più volte al giorno, SEMPRE, coronavirus o no, lavatevi sporchi unani, zozzi ed infetti. Farsi il sapone in casa è un giochetto da ragazzi, pochi ingredienti, un pò di tempo e pazienza.
Ma per la voglia di hackerare qualcosa, di fare qualcosa in più, visto che acqua e sapone non sembrano sufficienti (è il neuro marketing che ci frega), cerchiamo di capire cosa contiene l'amuchina, che lo si ripete è un nome commerciale a cui corrispondono formulazioni e concentrazioni diverse. Sostanzialmente è un gel che contiene cloro o più frequentemente ipoclorito di sodio. OK, già vedo frotte di unani correre in farmacia a comperare litri di ipoclorito di sodio... brutti idioti, sapete almeno come lo si può produrre in casa? Che fai se in farmacia non lo trovi? usi la candeggina per la lavatrice?. Unano! E poi.... lo usi puro? è liquido come l'acqua, occorre diluirlo e aggiungere qualcosa che lo faccia diventare un gel, altrimenti ti gocciola via e lo sprechi per niente. OK, come addensante cosa usi? la maizena? l'amido di riso? il cremor tartaro? ti serve qualcosa di trasparente ma denso... glicerina o glicerolo... è un liquido denso ed appiccicoso che cresce naturalmente in bottiglia sugli scaffali delle farmacie. Nemmeno questo ti sai produrre? vabbè allora.... vai e compra. 
La ricetta non è finita. Serve l'alcool.... puoi scegliere fra la grappa bianca (i veneti sono avvantaggiati), alcool etilico o isopropilico. Conosci la differenza fra etilico, denaturato e isopropilico?  Sei in grado di distillartelo in casa? No? nemmeno questo? e vabbè allora... compra,consuma e lamentati se lo fanno tutti e non trovi i prodotti e se li trovi costano un occhio, un motivo ci sarà. 

Ad ogni modo, è il caso di seguire la ricetta elaborata da tempo dall'OMS e pensata per i paesi poveri in via di sviluppo (si l'itaglia è un paese povero sottosviluppato, per cui è per voi). Eccola: 
  • 833 ml di alcol etilico al 96%
  • 42 ml di acqua ossigenata al 3%
  • 15 ml di glicerina (glicerolo) al 98%
  • Acqua distillata oppure bollita e raffreddata quanto basta per arrivare a 1 litro
Ah...la glicerina serve solo come emolliente per la pelle, non come gelificante.
Come esercizio, dato che sicuramente la moltitudine non ha in casa dei contenitori adeguati con le misure in millilitri, bisogna convertire gli "ml" in "grammi" che sono la millesima parte dei Kilogrammi, così con un bilancino da cucina ci si dovrebbe arrangiare meglio. Vi dò una dritta agratis, per la conversione serve il "peso specifico" dei liquidi. 

Anche i farmacisti si sono attrezzati con una ricetta a base di etanolo al 96%. Vediamo la ricetta, stavolta con le quantità in "Volumi":
  • 63% etanolo 96% (alcool etilico è la stessa cosa)
  • 37% acqua distillata
  • Gelificante (tipo SEPIGEL 305 nome INCI : aqua, polyacrylamide, C13-14 isoparaffin, laureth-7numero CAS : 38193-60-1 / 64742-47-8 / 3055-97-8
    incompatibilità : recipienti di alluminio, alcool oltre il 70%, elettroliti)....okkio che ad oggi sembra esaurito anche questo, te pareva.
praticamente etanolo gelificato "...per migliorare la texture..."... pur di vendere qualcosa... si, ok ma cosa sono i "Volumi"?... eh? manco qui ci arrivi da solo? Lascia perdere dai.

Ad ogni modo, sono ingredienti facilmente reperibili ma, come si nota nelle ricette OMS, manca l'ipoclorito di sodio, forse perchè in Africa, dova ogni mattina una gazzella muore, non è così immediato produrlo. Ci pensiamo noi. L'ipoclorito di sodio si ottiene con acqua e sale da cucina. Con l'elettrolisi per pochi minuti si ottiene l'ipoclorito di sodio (okkio all'idrogeno che si sviluppa, è altamente esplosivo). L'ipoclorito di sodio si può ottenere anche dall'acqua ossigenata e sale da cucina (H2O2 + NaCl -> NaClO + H2O. Semplice vero? Il sale non serve che sia bio - integrale- dell'himalaya o veganchic... SALE!
Ora manca la concentrazione di ipoclorito di sodio nella ricetta OMS, per essere sicuri. Possiamo però fare in due modi, alternativi o tutti e due. 
  1. Aggiungiamo del sale da cucina che reagirà con l'acqua ossigenata già presente nella ricetta OMS.  
  2. Aggiungiamo una quantità "ad penis" di ipoclorito di sodio alla ricetta 
Dovrebbe andare bene, oppure esplode tutto, non lo so non ho ancora provato per cui se saltate per aria nel tentativo, fatemelo sapere nei commenti ;-) oppure laureatevi in chimica e fra 5 anni avrete la risposta. 
Per concludere, ho qui una boccetta di disinfettante mani, presa mooolto tempo fa, in tempi non sospetti. Non è amuchina, è un altra marca già all'epoca mooolto più economica dell'amuchina. Contiene (senza indicazioni sulle percentuali ovviamente): 
  • aqua (sì è scritto così)
  • alcohol denat.
  • glyceryn
  • parfum
  • carbomer
  • aminolmethyl propanol
  • benzophenone-4
  • limonene
...tanta roba, vediamo di fare un pò di ordine.
Benzophenone-4 è un filtro UV, ingrediente di prodotti petrolchimici sintetici unecologici dato il loro processo di produzione inquinante e / o bassa biodegradabilità. Gli ingredienti di questo tipo possono avere un effetto indiretto sulla salute umana. 
Aminolmethyl propanol viene utilizzato per regolare il pH dei prodotti cosmetici: sostanza alcalina, che consente di aumentare il pH visto che il precedente è acido. 
Carbomer utilizzato per addensare i preparati come gelificante o emulsionante, ma anche come solvente per aiutare le formule a rimanere ben miscelate ed è classificato come "ingrediente non terribile".
Limonene è uno dei 26 allergeni regolamentati in Europa. Prende il nome dal limone in cui è presente in grandi quantità. In cosmetica, è usato per la sua fragranza.

Gli altri ingredienti sono facili da capire cosa sono, per formare  alla fin fine... nientepopòdimenoche.... dell'alcool gelificato!, una bella fregatura se ci si pensa, in rapporto al prezzo a banco. L'omessa indicazione della percentuale di alcool non permette di valutare l'efficacia disinfettante... meglio lasciarlo sugli scaffali e tenersi i propri risparmi per altre cose. Ora, se non siete degli unani consumatori compulsivi, provate a fare lo stesso esercizio con la classica Amuchina gel disinfettante mani e vedrete cosa state pagando... alcool e cloro gelificati, un affarone davero davero, ma se serve ad affievolire la vostra irrazionale e stupida paura dell'ignorante, accomodatevi e fate pure come 'zzo vi pare.
In buona sostanza, credo che procederò con replicare la ricetta OMS ma modificata con l'ipoclorito di sodio ed ovviamente imbottigliata nel contenitore del disinfettante "skifeza" appena lo finirò, visto che comunque ha il tappo a scatto che non serve svitarlo per far uscire il liquido. Se poi risulterà troppo liquido o troppo "puzzolente" di cloro, allora presto si fa ad aggiungere profumi o meglio aromi fatti in casa... ah, quest'ultimi, almeno questi, li sapete fare in casa vero?? neanche questi? no dai, allora ve le andate a cercare. Alla prossima, ma anche no.

P.S. la grappa è finita. Ripeto: la grappa è finita.


lunedì 24 febbraio 2020

ma tu celai lo striming?

Corona virus... lo so, per me è un argomento OT ma ve l'avevo detto in tempi non sospetti ed ora grattatevi. il Corona virus non si sa bene cos'è, non si sa di preciso da dove arrivi e come si sia diffuso, non si sa come sia improvvisamente comparso, in certe zone non si sa nemmeno dov'è il "paziente zero" (se lo sono  perso), ma tutti gli unani improvvisamente si trasformano in virologhi di specchiata fama, in luminari della medicina, tutti con il cuggino primario che se lo dice lui allora è vero. E' tutta una gara a chi è più "autorevole". Certo è che stiamo dando uno spettacolo vergognoso ed indecente. A noi interessano le soluzioni, non le chiacchiere.
Maaaa...Cosa si sa di preciso? 
  • non c'è ancora un vaccino (con buona pace per i no vax), 
  • in alcuni casi è mortale, 
  • si diffonde per contatto o per via aerobica
... bastano queste tre cose per scatenare il panico ed i comportamenti più o meno assurdi, dettati soprattutto dalla consapevolezza (o per lo meno sospetto) che chi ci "governa" (manco fossimo delle bestie da governare) non ci capisce una cippa, sono più ignoranti di noi, sono degli emeriti incapaci.
Francamente poco mi importa del Corona Virus, io sono da anni quello che viene definito un hikikomori, per cui il problema per me è già risolto retroattivamente e preventivamente... non sono per niente a rischio contagio. Forte di questa posizione privilegiata, mi siedo ad osservare, a ragionare e traggo delle conclusioni logiche, dettate dal normale e comune buon senso. 
Di fatto, io (ma solo io): 
  • non lo so se è una variante della normale influenza, 
  • non lo so se a Wuhan le esercitazioni militari che simulavano una guerra batteriologica pochi giorni prima del contagio abbiano diffuso il virus, 
  • non lo so se è mortale al 100%, 
  • non lo so se la colpa è del pangolino come veicolo zero della diffusione, 
  • non lo so se è stato diffuso appositamente per affossare l'economia cinese, 
  • non lo so se è un complotto massonico liberal fascistoide per decimare la popolazione mondiale, 
  • non no nulla perchè non lo posso/devo sapere, ci dicono tutto ed il contrario di tutto
... tanto a leggere i giornali o seguire i tiggì mainstream, si sentono le stesse cose come se provenissero da un unica fonte, l'importante è alimentare la paura che così si governa meglio. Di certo se per strada vedo un cinese non faccio come certi razzisti di bassa lega.
Gli "esperti" che si alternano mediaticamente... tanto esperti non sembrano, preoccupati più a rassicurare che informare. Gli amministratori vari, tanto sicuri non sembrano, tanto sono prodighi di consigli inutili e diffusori di tardive "soluzioni" improbabili, inefficaci ed improvvisate. Qualche esempio? Il carnevale di Venezia "chiude" dalla mezzanotte, così come i locali pubblici devono chiudere dopo una certa. Del resto si sa che il virus vien di notte come l'omo nero con il quale ci impaurivano da piccoli. 
Le strade principali vengono transennate nei comuni focolaio, tanto si sa che la gente si sposta solo in macchina e quindi chiuse le provinciali di accesso dopo una certa ora il paese è blindato ed al sicuro. 
Chiudere i voli diretti "da e per" la cina, o peggio chiudere i porti come suggerisce qualche nullafacente incapace è inefficace tanto quanto pulirsi il sedere con i coriandoli (o col giornale radio, fai tu). 

in una società globalizzzata una qualsiasi epidemia è inarrestabile

E poi... la cosa ridicola... tra i consigli sulla profilassi c'è quello di lavarsi spesso le mani. C'è proprio bisogno di dirlo? Virus o meno, lavatevi sempre!!!!
E poi... eseguire i test su tutti... è inattuabile ma... sarà mica la solita scusa per aumentare le tasse sanitarie? io non lo so ma la butto lì.
E poi... le file ai supermercati svuotati da clienti con la mascherina, che escono con il carrello pieno di confezioni da litro di coca cola!!! quella sì che ti fa bene! testa di caxo! quello che non ti fa il corona virus ci pensa lo zucchero raffinato! (Pensa che bello se gli scaffali vuoti fossero quelli delle librerie, ed il virus si chiamasse Cultura.)
E poi,... di reazioni ridicole ne abbiamo viste sin troppe, compreso l'auspicio di far scendere in campo l'esercito.... prove generali di dittatura fascista, vedi ad esempio la gazzetta ufficiale Decreto legge 23 febbraio 2020 n.6  che prevede la "...sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato, anche di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi aperti al pubblico..." praticamente manco gli amici a cena posso invitare.  Scommettiamo che passata l'emergenza il DL resta?
Comunque, una soluzione ridicola, come panacea a tutti i mali è quella che arriva dagli "ingegnèri"... facciamo tutto in streaming, compreso il telelavoro (o smart working che fa più figo dirlo anche se è un altra cosa) in streaming... ci si parla via Piccì ed il contagio da corona virus è escluso, almeno quello analogico, per i virus digitali... altro discorso ma troppo complicato per i deboli di mente... ridicoli pagliacci. E così, i fedeli del Cattolicissimo Veneto bigotto si sono organizzati per pregare via You-Tube in diretta streaming, anche se non so ancora come faranno a bruciare telematicamente streghe ed eretici, mentre le messe vengono trasmesse via facebook... per le offerte si organizzeranno con un pulsante Pay-Pal?.
E la classe imprenditoriale del vostro ridicolo paese medioevale?  non è ancora pronta (meglio dire "non vogliono") al telelavoro. Per certi imprenditori è necessario che il lavoratore venga in sede, così è più controllabile. Se poi "lavora a casa" c'è sempre il sospetto che batta la fiacca, troppo comodo lavorare in pantofole, o che faccia il furbo. Il LAVORO, quello "vero", per essere tale deve essere sofferenza! e così alcuni "imprenditori" chiedono al lavoratore che lavora da casa, di tenere sempre accesa la webcam, per controllare che sia sempre al suo posto (configurando così in realtà un reato)...ridicoli pagliacci incapaci.
Quel famoso "imprenditore" che affermò tempo fa "...se al lavoro ti stai divertendo, allora non stai lavorando..." la dice lunga sul modo di pensare di certi imprenditori... ridicoli pagliacci, sfuttatori, imbecilli, approfittatori, ladri di tempo altrui malretribuito.
Personalmente il telelavoro lo proponevo dai tempi dei modem a 56K, in forma diversa da come si potrebbe fare adesso ovviamente. Ma oggi a distanza di anni ancora è un argomento tabù. Alcuni imbecilli pensano che per digitalizzare l'azienda sia "più che evoluto" far girare i PDF via e-mail, salvo poi stamparli in 3 copie, firmarli a penna e ridigitalizzarli per farli girare (e credetemi, succede più spesso di quanto si possa immaginare, nel 2020)... ridicoli ignoranti col rolex . 
Per non parlare poi delle riunioni in azienda... ore ed ore a parlare del nulla, tutti assieme a voci sovrapposte, per decidere di decidere alla prossima riunione... Ecco, forse lo "strimin con uebcam" li salverà dal contagio... certo... poi se hai dei sintomi, vai dal tuo medico di base (o di famiglia, l'untore autorizzato) e ti ritrovi in strettissimo contatto, per lunghissimo tempo, in una sala d'attesa piena zeppa di persone potenzialmente ammalate e contagiate da una varietà infinita di virus e batteri peggio del corona virus... e nella sala d'attesa dell'ambulatorio nemmeno un distributore di disinfettante per le mani o di mascherine... ridicoli pagliacci con la laurea in tasca. 
E poi... almeno se fra i consigli ufficiali c'è quello di lavarsi le mani (il classico pannicello caldo che cura tutto), perchè non si rende immediatamente obbligatorio in TUTTI i luoghi pubblici il distributore di disinfettante per le mani, senza alcuna deroga? Perchè? eh? eh? Ripeto, indistintamente in TUTTI I LUOGHI PUBBLICI. 
E poi... a tappeto, senza partire come al solito dai camioncini di cibo etnico ma a partire dagli ospedali, un controllo sanitario APPROFONDITO senza deroghe e scuse per schivare o aggirare le sanzioni. Vi assicuro che il 90% di quei "reponsabili" che tanto vorrebbero andare in TV a dispensare le loro pillole di saggezza, finirebbero nei guai.
E poi... arresto immediato senza appello per i responsabili, con carcere duro 41 bis e buttate pure la chiave, altro che riunioni in streaming! Inutili Pagliacci fuffaroli magnaschèi!
E poi... non si nota la paura di certi ricconi per le ripercussioni sull'economia? Negozi e ristoranti vuoti...oddio noooo, i commercianti nooooo! poveriniiiiii.... i container vuoti...noooooo!!! i tasportatori nooooooo!! i prodotti tecnologici non arrivano più... nooooooooo! lo smartphone nuovo.... noooooooooo!!! la borsa affondaaaaaa, lo spreaaaaaadddd, nooooooooooo!!!! e via dicendo a reagire come delle pazze isteriche e proporre inutili soluzioni solo per scopi elettorali.
Sappiate comunque che il processo di sciopero della spesa è ancora in atto da tempo, applicato da una moltitudine sempre più folta, giorno dopo giorno, lentamente. Non solo i negozi ed i ristoranti si stanno progressivamente svuotando...non è il corona virus.... si stanno contraendo i consumi. La cosa devastante è invece la nostra dipendenza, non siamo in grado di garantirci autonomamente acqua e cibo, e questo i potenti lo sanno... l'importante è che continuiate a vivere nelle paure... probabilmente un giorno ce lo diranno, via streaming, perchè i veri infetti sacrificabili siamo sempre noi inermi poveracci a loro invisibili. Nel frattempo chiedete al vostro padrone lo striming, il telelavoro, lo smartuorching... Ciao imbecilli.  

P.S. la gazza è ladra e lo squalo ha fame. Ripeto: la gazza è ladra e lo squalo ha fame.

venerdì 25 maggio 2018

#GDPR day

Una valanga di richieste di consenso, un tornado di comunicazioni di modifica delle condizioni di trattamento dei miei dati. Un delirio. Un pò mi sento coccolato e circondato di attenzioni, un pò preso per il chiulo.
A molti non ricordavo nemmeno di aver dato la mia mail. Qualcuno ne ha approfittato per chiedere il consenso anche se non mi sono mai registrato (i soliti furbetti). Altri non si sono fatti sentire nonostante l'obbligo. Ad ogni modo ne ho approfittato per fare un pò di pulizia e ripartire. Greenpace e pochi altri, il resto se ne vadano affanchiulo, a loro ed alle loro profilazioni mai autorizzate, ai loro markettari strafatti di segatura bagnata e che si masturbano sulle statistiche... E' di qualche giorno fa (dopo il terremoto dei dati degli utenti usati per influenzare le elezioni politiche, sai che novità) la notizia della rincorsa a fakerizzare i propri dati personali ed a falsare le ricerche per "disturbare" i manovratori. Poveracci ed illusi. Credono così di poter diventare "anonimi". Lasciamo che ci credano come credono ad un dio invisibile, buono e misericordioso, contenti loro... Poco importa che il profilo ormai è stato venduto chissà quante volte ed ancora verrà venduto in cambio di qualcosa di gratis da usare. Qualcuno, con la nostra privacy, sta guadagnando montagne di soldi e noi poveracci a spolliciare sullo smartphone come non ci fosse un domani. Un like, un click su un link o su una foto, una mail inviata, un post su twitter o uat sap... tutto ma proprio tutto fa guadagnare qualcuno eccetto chi i dati li possiede. Secondo la nuova normativa siamo noi i proprietari dei nostri dati, non di chi li raccoglie e li elabora.

Ogni volta che conferiamo autorizzazioni sui nostri dati è come se votassimo: decidiamo noi cosa il mercato offrirà domani.

Ed il giorno del GDPR #GDPRday ecco la chicca, con il più grande data breach degno del paese delle banane:  


Privacy, gigantesca voragine nel portale delle imprese: chiunque può scaricare 6 milioni di dati personali 

...ecco... a noi poveracci che abbiamo sempre rispettato la privacy altrui con le nostre modestissime risorse e con le nostre mailing lists, gli adempimenti sono stati serrati e nel nostro piccolo, estremamente "costosi". Per i "BIG" str*nzi invece... software banale, insicuro, bucato, sviluppato forse dal solito ingegnere o dottorino di turno sottopagato ma eterodiretto dal solito paperone dallo stipendio di giada (magari pagato sempre da noi). 

Questi regolamenti, pensati per contrastare i soliti furbetti, sono solo un ulteriore fardello per gli onesti ed un venticello fresco per chi invece le regole non le rispetta e se ne frega alla grande.  Sono convinto che da domani torna tutto come prima, specie con lo spam via mail o via telefono, con operatori che si rivendono tra loro i nostri dati a nostre spese. A pagare alla fine siamo sempre noi. Ricordatelo la prossima volta che supplicherete per una nuova legge. Alla prossima

P.S. il lupo perde solo il pelo, la gallina fa le uova. Ripeto: il lupo perde solo il pelo, la gallina fa le uova.

giovedì 7 aprile 2016

il giornale del bar

Una nuova tecnica. Per assicurarsi di leggere con moooolta calma il giornale del bar, uno dei 5 pensionati ubriaconi fancazzisti che si contendono la carta stampata a disposizione dei clienti, di fatto monopolizzandone l'uso, con una sofisticatissima serie di strategie, per tutto il santo giorno a tutte le ore di apertura del bar, ha adottato una tecnica innovativa ed efficace. 
Il bar apre alle 7:30, arriva, si mette il giornale sotto l'ascella come fanno i francesi con le baguette e va a fare colazione al banco, tenendosi stretto il prezioso trofeo. Con calma sorseggia il cappuccino, mastica con i pochi denti rimasti la brioche, con la lentezza di un bradipo e paga, aspettando inutilmente lo scontrino che per gli abitueè non è previsto. Poi, aspetta che si liberi un tavolo dalla ressa di coloro che un lavoro ce l'hanno e fanno colazione in fretta. Si siede a "leggere" con moooolta attenzione, compresi gli annunci mortuari. Tre ore minimo, con tanti auguri a chi magari va a bere un caffè al volo e vorrebbe in trenta secondi dare un occhiata alla cronaca locale per sapere cosa succede in zona (furti nelle abitazioni, litigi fra vicini, presenza di nomadi accampati, ecc.ecc...).  L'attenta consultazione viene periodicamente interrotta dai suoi Colleghi che commentano i titoli innescando discussioni infinite e conseguenti polemiche dall'esito scontato: padroni a casa nostra, stranieri a casa loro, l'italia agli italiani e via dicendo...nel frattempo il giornale diventa mero poggiagomiti. 
Le tre ore di monopolio giornalistico si dilatano a volte, complice anche l'accordo sottobanco che vede i Colleghi pensionati prenotare la lettura "appena hai finito" assicurandosi così il passatempo preferito ed obbligato dalla mancanza di cantieri aperti nelle vicinanze... manca solo il numeretto come dal salumiere e siamo tutti a posto. 
Ecco, la mancanza di spazi di aggregazione desiderati da chi vorrebbe concentrare le persone a sè per meri scopi personali (parrocchie, politici, attività commerciali ecc...) crea questi fenomeni sociali ai quali non c'è rimedio ma che sono il segnale dell'origine dei fenomeni quali accaparramento, cupidigia, avidità, monopolio, privatizzazione spinta, tanto tollerati quanto deleteri. Di condividere le risorse nemmeno a parlarne ed il comunismo non c'entra un caxo! Ciao imbecilli.

P.S. il verdicchio non mangia i sassi. Ripeto: il verdicchio non mangia i sassi. 

domenica 10 giugno 2012

mi sono rotto...

Nel vero senso della parola...mi sono rotto. Un movimento falso ed il menisco si frantuma, nemmeno fosse di vetro. E così mi tocca spostarmi in precario equilibrio con due bastoni, col rischio di cadere ad ogni passo, con le spalle non allenate a reggere il peso e che si sono messe anche loro a far male. Ad ogni stampellata (almeno per i bisogni fisiologici) penso ad un modo per migliorare gli attrezzi... due tubi di alluminio con una scomodissima manopola ed una sede per il gomito che a progettarle deve essere stato il solito ingegnere demente laureato come compagno di banco del trota. Pensare di inserire un paio di molle per ammortizzare no? pensare ad un materiale un filino più morbido per le impugnature no? pensare ad un appoggio per i gomiti un pò più "anatomico" no?  E quanto costava poi un led per illuminare i passi? chi mi spegne la luce in camera deficiente che non sei altro. E magari, proprio per dimostrare che siete una categoria degna di un minimo di rispetto... un sistema di recupero dell'energia magari... 90 chili di pressione ogni metro e mezzo quanta energia possono creare? ok, ok, basta così. Basta lamentarsi. Chi fa da sè fa per tre. Mi studio un pò il FreeCAD 3D parametrico per linux ed un esoscheletro per deambulare salta fuori, tanto non mi posso muovere. 
Nel frattempo mi devo confrontare con certi unani che vedendoti arrivare si piazzano nel mezzo del corridoio, di spalle, senza spostarsi di un millimetro (in particolare una maledetta tr*ia con l'aria snob...me la paghi lo giuro, so chi sei e so dove studiano quei fr*ci dei tuoi figli), che occorre fare il giro largo a zig zag fra panchine ed ostacoli. Altri non si degnano nemmeno di guardarti nel passare davanti o tagliare la strada a piedi, altri ti incitano neanche fossi Bartali o Coppi in salita sul gran sasso, altri lasciano borse ed ostacoli per terra e non si preoccupano di pensare che stanno intralciando il passo a chi farebbe volentieri a meno di stampellare. Ma il premio UNANO D'ORO dell'anno va a quella zoccola snob, tutta figa, che ordina di farti alzare dalla poltrona sotto il gazebo perchè ha "ospiti" (la sua mamma maiala) ed uno col ginocchio rotto vale meno di un cane randagio con la rogna e si merita di fare 100 metri sul ghiaino, per una panchina di legno, sotto il sole a picco, per stare un pò seduto, col il ghiaccio che si squaglia in 10 secondi netti e la temperatura dell'articolazione sale a livelli paurosi. Vaffanchiulo. Avrai anche tu bisogno di aiuto, lo so, prima o poi.... e quello che hai fatto ti tornerà indietro.   

Ah, dimenticavo. Grazie a chi mi sta salvando la vita quotidianamente, assistendo pazientemente un vecchio rompicoglioni brontolone... il mio regno un giorno sarà tuo. 

P.S. non tutti sono unani. Ripeto: non tutti sono unani.  

venerdì 11 dicembre 2009

UPS Kraun K-650 (II)

Gentile Cliente,
siamo spiacenti, ma non abbiamo disponibile lo schema elettrico/service manual del prodotto.  Le eventuali riparazioni su questo tipo di prodotto vengono effettuate sostituendo l'intero prodotto, o al massimo la scheda elettronica.

Ecco la risposta a fronte della richiesta di un manuale di servizio per la riparazione. E che riparazione è la sostituzione dell'intero prodotto?? Significa compra nuovo e butta il vecchio...vergogna.  Se per sfiga si rompe un componente dal costo di pochi centesimi, occorre spendere 90 euro per poter usufruire delle funzionalità originali del prodotto.
Come consumatore e contribuente, disapprovo questa politica dissennata e dannosa per l'ambiente, per le risorse (che non sono infinite ed illimitate) e per le mie tasche. Come consumatore, attivo e consapevole dei danni cui tutti siamo sottoposti, confermo che è venuto il momento di prendere coscienza ed adeguare le decisioni di acquisto in modo da cambiare le cose... decrescita sostenibile senza rinunciare a molto se non al superfluo. Basta acquisti dalle aziende dell'usa e getta. Basta. Mai più soldi a dirigenti miopi ed ignoranti, poco sensibili all'ambiente. Soldi da me basta, non sono loro complice. Basta. Da parte mia BASTA!

P.S. Il topo morto non parla. Ripeto: Il topo morto non parla.

martedì 4 agosto 2009

Test Kodak Zx1

Da tempo desideravo una videocamera ma le finanze languono, i bonifici tardano ed il tempo passa. Stavolta ho deciso di fare la pazzia di acquistarne una. Dopo una rapida ricerca in rete per aggiornarmi sui formati, modelli, caratteristiche e prezzi, mi rendo conto che per un modello decente, tascabile e full HD servono almeno 600 euro... una follia. Ce ne sono anche da 50 - 80 euro ma sono talmente obsolete che decido di soprassedere. Allora parto verso il negozio più vicino alla ricerca di qualche occasione. Entro in un ipermercato e mi dirigo con passo deciso verso il reparto video camere. Tempo neanche 30 secondi che arriva una commessa che si offre di assistermi. Chiedo se se ne intende e dalla risposta intuisco che non ci capisce nulla. Fa niente. Tempo 15 minuti di discussione "tecnica" durante i quali cerco di tacchinarla per una cena serale (niente da fare...sic!) e decido di acquistare l'unico modello HD tascabile con un prezzo abbordabile. Kodak Pocket Video Camera Zx1 sulla cui confezione spicca il logo di iutùb. Presa! 150 euro... vabbè, se non funziona bene intanto mi arrangio con questa, già con l'idea di smontarla non appena la sostituisco con una da 1500 euro e recupero il display per altri utilizzi. Nel frattempo mi consolo pensando al fatto che questa difficilmente me la rubano, sembra un telefonino senza tastiera, costa poco, è leggera, usa due batterie AA ricaricabili (caricatore in dotazione), ha il cavo HDMI adattatore incluso, qualche altro accessorio e sembra fare il suo dovere. Approfitto della sagra paesana, che ben mi guardo di frequentare (è frequentata da esseri "unani"!!), per fare delle riprese in notturna. Mi piacciono i fuochi artificiali. Come sospettavo in condizioni gravose la risoluzione non mi sembra proprio HD, contrariamente alle prove fatte di giorno dove invece i colori sembrano un pò sovraesposti. Pazienza. Per quello che mi aspettavo è già soddisfacente. Conto di portarla sempre con me per riprese al volo. L'altra sera mentre rientravo in bici alle tre di notte, su un rettilineo è passata un auto Wolkswagen bianca con 4 teste di ca°°o a bordo e mi hanno "gavettonato". Avessi avuto la videocamera con me potevo tentare di riprendere la targa e portare il video dai carabinieri così poi mi divertivo anch'io. E poi ho ordinato un Nokia N60 wifi (speriamo di non essere stato truffato da ebai) che com'è noto non ha la cam integrata e se ce l'avesse, le cam dei telefonini sono delle vere ciofeche, tanto vale che se le tengano per quello che servono... qualità zero. Così invece dovrei riuscire a fare delle riprese al volo, tipo ieri sera dove dei ragazzini ubriachi si sono presi a botte al bar... una scena da ridere, che meritava di essere immortalata, soprattutto quando uno dei due, dopo altri due drink iper alcoolici, è salito in macchina ed è partito sgommando. Dato che mi stanno un pò girando a mille per via di questi gradassoni, ai quali nessuno ha mai insegnato il rispetto degli altri, comprese le 4 teste di ca**o di prima, ho deciso di documentare e mandare il tutto ai caramba, sapendo già che non muoveranno un dito e giusto per ricordarmi quanto siano inutili le forze "dell'ordine", che invece di fare il loro dovere pensano a picchiare (e torturare) chi esprime il proprio disaccordo in pubblico. Alla prossima.

P.S. Movimento di 5 gradi a est. Ripeto: Movimento di 5 gradi a est.

giovedì 19 marzo 2009

Autopsy di un hard disk

Normalmente, quando ricevo un disco rigido usato per le prove di laboratorio, procedo immediatamente on la formattazione in ext3, giusto per levarmi di torno il sistema (non)operativo che solitamente risulta installato e che non voglio nemmeno più nominare. Stavolta però, reduce da una serie di rifiuti collezionati in seguito ad una "campagna pubblicitaria" mirata alla cura degli aspetti inerenti la sicurezza, voglio procedere diversamente. E' notizia di cronaca, che si ripete con periodicità costante, il rinvenimento di dati sensibili in hard disk dismessi o destinati al macero. Un apposita legge, obbliga i possessori di supporti digitali a provvedere alla distruzione dei dati in caso di rottamazione di periferiche in grado di memorizzarli. L'"itaglia" invece è un paese di furbi, sapienti e presuntuosi. Grandi managers, amministratori lungimiranti, capitani d'industria illuminati... tutti che credono di sapere e producono, o contribuiscono a produrre, la crisi economica finanziaria che stiamo vivendo e pagando. Ad andarli a trovare nei loro mega uffici e proporre servizi orientati alla sicurezza dei dati, alla tutela della privacy dei loro clienti, nemmeno a parlarne. Deficienti. Tutti gli argomenti che non producono un guadagno immediato vengono rintuzzati come "spesa" e quindi ovviamente, per loro, un capitolo da tagliare con l'unico scopo di massimizzare i profitti ed accontentare quegli azionisti bastardi che premiano questi atteggiamenti miopi e potenzialmente dannosi nel lungo periodo. A vederli usare un backberry si nota la stessa perplessità che possono avere delle scimmie nel tentare di aprire un barattolo (ma è più probabile che le scimmie imparino moooolto prima).
Ecco che allora nei supporti digitali dismessi, nei palmari, nelle chiavette, negli smart phone, nel trashware destinato alla discarica, si trova di tutto, è possibile rinvenire addirittura in chiaro quanto il proprietario nemmeno si è premurato di cancellare, dati riservati, corrispondenza delicata inerente strategie aziendali, listini e progetti, comunicazioni importanti, password con tanto di nome utente e quant'altro possa fare felice e tentare anche il più mite dei malintenzionati. Stavolta non mi faccio sfuggire l'occasione, preso dal desiderio di vendicarmi, punire e dare una dura lezione. Se lo meritano. Nemmeno si immaginano (e non vogliono immaginarselo) i danni che hanno già prodotto con il loro atteggiamento di menefreghismo. Quando accadrà loro, di trovarsi il conto bancario prosciugato, qualche grande cliente che passa alla concorrenza o il prodotto di punta "clonato" e venduto a metà prezzo, già me li immagino i piagnistei, pronti a fare le vittime del pirata di turno, ad invocare l'ennesima legge liberticida, a pagare qualcuno che ben si guarda di risolvere il vero problema, ma è pronto a fare ciò che gli si ordina consapevole che all'ignoranza c'è rimedio, alla stupidità no, ed allora è meglio incassare la fattura, stare zitti ed ubbidire senza polemizzare o proporre delle vere soluzioni. Va bene così. Se la sono cercata. Cazzi loro. I crackers sono il prodotto naturale di una classe dirigente miope, presuntuosa ed arrogante, di imprenditori stupidi, di dirigenti avidi, di capi e capetti incapaci ma pagati profumatamente. E, dato che questo modello di società esalta il possesso di danaro ed il profitto come modello positivo e mette in secondo piano le persone, la pratica dei valori, la solidarietà, allora per mettere a nudo il problema e dimostrare come tutto ciò sia sbagliato e dannoso, è sufficiente togliere loro il danaro per far apparire la sostanza. Ma è possibile che alla base di questa rivoluzione ci sia l'autopsia di un hard disk?

AGGIORNAMENTO: stavolta è andata bene. il disco in questione è stato pulito in tutta l'area non allocata.

P.S. Controllare i log. Ripeto: Controllare i log.

venerdì 13 marzo 2009

Banca sanguisuga, il ritorno

Ci risiamo. Nonostante le rassicurazioni alla vice-direttrice, alla quale avevo assicurato la disponibilità a rientrare con piccole rate mensili, mi viene recapitata l'ennesima raccomandata con ricevuta di ritorno. Ci risiamo. Mi comunicano che la "siffatta esposizione" non può essere tollerata e mi concedono 8 giorni per raccattare milleottocentoeuro. Grazie. In otto giorni potrei andare a trovare i miei creditori ed avvisarli che un siffatto atteggiamento di menefreghismo nei confronti dei crediti che vanto, non posso tollerarlo oltre e dare loro al massimo 10 minuti per ottemperare, magari con una mazza da baseball puntata verso i legamenti delle ginocchia. Potrei tentare anche con delle minacce velate, tipo "...so dove studiano i tuoi figli..." o cose del genere. La cosa strana è che ho dimostrato la mia buona volontà, con rate da 100 euro mensili. di più non posso davvero, dovrei rinunciare all'indispensabile per vivere. Ora, per tappare questa voragine finanziaria che in confronto ai loro problemi è una tragedia, dovrò tornare dal direttore e spiegare per l'ennesima volta come non sia davvero possibile spremere acqua dai sassi. Il lavoro ce l'ho, sono i pagamenti che saltano.. Forse capirà. Se vorrà andare avanti, che proceda pure a pignorarmi il rottame di auto che ho, così davvero non potrò più lavorare e credito addio. Vorrei però ricordare al mio saputello direttorino, una cosa. Quando vendevano le azioni del sud pacifico, quelle che poi sono crollate a zero lasciando sul lastrico centinaia di clienti, fra cui pensionati e famiglie monoreddito, erano sorridenti e rassicuranti. Ora invece sono arroganti e prepotenti. Si vede che dopo aver perso la causa, devono raccattare da me gli spiccioli (che non ho). che ce li mettano loro, dai fondi raccolti raccontando frottole agli investitori, dai loro guadagni stratosferici, dalle somme guadagnate con l'inganno . Mi sa che stavolta non pago. Non possiedo nulla, davvero nulla, per cui ci rimetteranno loro. Banche, andatevene Affanchiulo.

P.S. Trenta danari per l'informazione. Ripeto: Trenta danari per l'informazione.

mercoledì 11 marzo 2009

Carta di credito

Ci sono giorni che li passo a rispondere al telefono, a signorine incaricate di battere a tappeto la numerazione di una particolare area geografica per le solite proposte commerciali. Inutile ricordare loro che la legge sulla privacy vieta di effettuare chiamate a scopo commerciale. Vani i tentativi di chiedere una rimozione del numero dai loro elenchi. Ad ogni modo, mi chiama una certa angela "di citybak"... vuole a tutti i costi parlare col titolare. Sono una ditta individuale e pertanto "in azienda" svolgo mansioni di titolare, amministratore, centralinista, operaio, addetto alla manutenzione, usciere, impiegato, addetto alle pulizie e... Provo solo a dire "A che proposito?" che la signorina inizia con la solita predica recitata a memoria. La lascio parlare, che si sfoghi, tanto lo so che terminerà la presentazione con una domanda. Conosco le tecniche di vendita e quella utilizzata in questo caso è una delle peggiori e più inefficaci. Alla prima domanda inizio io a farle, fingendomi moderatamente interessato. Vuole mandarmi a casa una nuova carta di credito, una visa black (sarà per i fondi neri che ho alle cayman?)... innumerevoli i "vantaggi", costa niente a parte trenta euro all'anno (contraddizione), accumulo punti (che se non spendo a cosa mi servono?), mi danno due biglietti gratis per l'aereo (...) e via con tutta una serie di affermazioni generiche e aggettivi positivi rimarcati con un tono di voce più incisivo..."vantaggi, incredibile, risparmio, libertà, quando vuole lei, senza impegno...".... mentre i termini "scomodi" vengono pronunciati in fretta fra una frase e l'altra, "...firma, contratto, spese, debito...".

Tutte le argomentazioni proposte, non sono minimamente allineate alle mie esigenze. Mi sento come il solito "uno dei tanti" da convincere, uno del mucchio su cui sparare, che una legge statistica prevede una certa percentuale di successo... La goccia che fa traboccare il vaso è l'ennesimo tentativo di dire qualcosa e venire interrotto con le obiezioni. Al quarto tentativo di interruzione, continuo a parlare per terminare ciò che volevo dire e la signorina, incurante di ciò, continua a parlarmi sopra (o sotto, dipende dai punti di vista). Siamo andati avanti così per tre minuti, dove io e lei parlavamo contemporaneamente, totalmente incuranti dell'altro. Se questa è l'attenzione prestata alle esigenze del cliente, stiamo freschi... Allora decido che è venuto il momento di usare la frase magica..."Signorina, ho preso una decisione. Non sono interessato". Ho dovuto ripeterla due volte per terminare la conversazione senza doverla mandare a fanchiulo . In genere non me la prendo con gli operatori, talvolta male formati. E' il loro lavoro, sembrerebbe la giustificazione. Ma un lavoro migliore non è giusto pretenderlo?
Allora. Giusto per puntualizzare alcune cose...
1) Un altra carta di credito non mi serve. Potessi farne a meno ne sarei felice
2) Sta storia dell'accumulo punti sconto non mi piace. Preferisco uno sconto immediato visto che se lo possono permettere.
3) Non è mia abitudine dare a sconosciuti i miei dati di appoggio bancario.
4) Se proprio qualcuno decide di farmi credito lo faccia a fondo perduto, altrimenti no grazie.
5) Le banche andrebbero chiuse con l'imputazione di associazione criminale
6) Le carte di credito sono solo una comodità per indurci a consumare più agevolmente. Sono ancora in sciopero della spesa.
7) Le banche potrebbero investire le sovvenzioni statali (i nostri soldi) per educare il personale che ci disturba al telefono, almeno ad ASCOLTARE i potenziali clienti
8) Non mi sono mai permesso di chiamare le banche per proporre i miei servizi, gradirei la stessa cortesia in cambio.

Per ultimo la motivazione più importante. In banca sono in rosso... Quando va bene ci sono solo pochi spiccioli. Sono anni, tantissimi anni che non faccio ferie, almeno quattro anni che non mi compro vestiti nuovi, due anni che non vado al ristorante, la mia auto ha 20 anni, la casa dove vivo cade a pezzi... sono un povero straccione, ma prendere per il culo una banca e fingermi un milionario da convincere mi ha un pò reso di umore migliore. Grazie, ma per favore non chiamatemi mai più.

P.S. spartire le acque. Ripeto: Spartire le acque.

domenica 23 novembre 2008

Banca sanguisuga

Mi è arrivata una raccomandata dalla mia banca. O restituisco in unica soluzione lo scoperto di conto o passano la pratica agli avvocati. "Come a Lei ben noto, non ci è assolutamente consentito mantenere in essere una esposizione siffatta". Duemilaseicentoquarantasei euro e spiccioli. Mi spiace ma non ce li ho. L'ultimo che si è rifiutato di pagarmi la parcella (3500) ha chiuso l'attività e ben si guarda di saldare il debito (e lo vedi pure in giro a divertirsi). Quello che me ne doveva 4500 è morto suicida, travolto dai debiti e dalle sue vicende giudiziarie. Ed io così devo lasciar entrare a casa, dove risiedo, un ufficiale giudiziario a prendersi le mie poche cose, visto che la banca ne ha bisogno. Io non ho la forza di chiamare a mia volta un avvocato per tentare di recuperare il mio credito. Quando ci ho provato, mi ha consigliato di lasciare perdere ed ho dovuto pure pagarlo per questo consiglio del cazzo. Così a prenderla in quel posto ci sono io, che pago le tasse e saldo sempre i miei debiti quando posso, magari in ritardo ma ho sempre pagato in qualche modo. Per la banca mi serve ovviamente tempo che sembra non mi venga più concesso. Non ho incarichi, non ho incassi in vista, sono in rosso... potrei scaricare i debiti allo Stato e tenermi la good company con una cordata di imprenditori inquisiti e corrotti. Non so come farò, ma mi inventerò qualcosa, tipo appostarmi alle poste il giorno che pagano le pensioni e dare una botta in testa alla prima vecchietta che esce con il gruzzolo. Sembra che il motto preferito in voga in questi tempi sia "mors tua vita mea". Pensa unamico, pensa a come risolvere questa "esposizione siffatta", "priva della necessaria autorizzazione". Credo che a fronte della minaccia di "ogni azione che riterremo adeguata", visto che dimenticano di specificare "lecita", reagirò con altrettanta determinazione, adottando ogni azione che riterrò adeguata per la tutela della mia persona, della mia vita, della mia serenità. Direttore, sto arrivando.

Aggiornamento: Azz. mi hanno cambiato direttore. Questo è giOvane e determinato a fare carriera, ovvero a compiacere la sete del vampiro padrone. Me lo lavoro ai fianchi.

P.S. Gola profonda dice si. Ripeto: Gola profonda dice si.

giovedì 13 novembre 2008

Free Blogger & Clandestine Press

Help please! we are victims of parliamentarians mafia and corrupts.
It is in order to be emanated a law, dictates “LEVI”, with obligation of registration to the ROC (communication's operators registry) for all the bloggers. This law dictates also “kills blog” is devised in order to remove voice to the people and "shut up" the honest citizens and democratics. We are all victims of a fascist dictatorship. Help please!

They are forced to enter clandestinely in order to avoid two years of prison and million fine for crime of clandestine press! They are guilty to express opinions in a fascist dictatorship. Here in Italy, the opinion and word's freedom is being suffocated. To speak means to risk. Help!. Here it is happening of all: thefts, violences, overbearingnesses.

Police and soldiers in uniform, patrol the country and Italians cannot more express freely our ideas. We cannot more criticize this fascist government. Please, you invade us pacifically in order to fire corrupts that are to the parliament, than do not represent more Italy… are themselves elect by themselves with a law “ad personam”.

We are all victims of a fascist dictatorship. You help us please.

giovedì 30 ottobre 2008

la leva della paura

Oggi mi sono imbattuto in un comunicato stampa penoso, superficiale, tecnicamente infantile. Lo scopo dell'autore, probabilmente, era quello di farsi capire, rivolgendosi ai media che, come si sa, raramente sono popolati da giornalisti normodotati. L'organizzazione no-profit rappresentata dall'autore, con alle spalle lo sponsor privato desideroso di mascherare la pubblicità in notizie utili, lancia un allarme sicurezza: " ALLARME WIFI: IL 70% DELLE AZIENDE CHE UTILIZZANO WIRELESS E' ESPOSTO ALLE INTRUSIONI. Dalla lettura del testo, di poche righe, insufficienti per informare correttamente, si comprendono in primis le motivazioni che hanno spinto l'autore a pubblicarle, in secondo luogo la forma mentis che governa le parole dell'autore stesso. Prendo solo alcuni passaggi per dovere di sintesi, specificando che si parla di uso del segnale wi-fi di "altri":
Affermazione:"Il rischio è anche che il proprio indirizzo IP sia utilizzato da malintenzionati per compiere malefatte..."
Risposta: L'indirizzo IP è facilmente "spoofabile" ovvero modificabile con tecniche che non sono poi così segrete. Un vero malintenzionato può comunque modificare l'indirizzo ip che risulterà utilizzato, non ha certo bisogno di appostarsi nei pressi di un hot-spot wireless. Il rischio c'è ma vale solo per i polli improvvisati, gli wannabe hacker, gli unici che le forze dell'ordine riescono a pizzicare con le mani nella marmellata e vengono descritti come dei geni dell'informatica.
Affermazione: "E' quanto emerge da una indagine compiuta dall'Osservatorio Nazionale (...omissis...), struttura no profit promossa dalla trevigiana (omissis) in collaborazione con altre aziende del settore"
Risposta: Ecco svelato il motivo di tale allarmismo. Bisogna citare l'azienda con un pizzico di no-profit... è gratis ed i giornali, sempre ghiotti di catastrofi e pericoli, pubblicano senza chiedere nulla in cambio (di solito soldi). Le "altre aziende" non sono ovviamente citate, solo lo sponsor merita la nomina.
Affermazione: "La tecnologia wireless sta ormai dilagando, complice il costo dell'hardware sempre più basso..."
Risposta: Notare il termine negativo e la segnalazione del correo. Colpevole e complice in una sola citazione, bel colpo, complimenti. Manca una lacrimuccia se i costi scendono ed un piagnisteo del genere non meritava nemmeno di essere pubblicato.
Affermazione: "...però pochi tengono conto che le reti wireless se non correttamente configurate sono assai più vulnerabili del classico cavo..."
Risposta: Anche le reti wireless ben configurate sono soggette "facilmente" ad essere penetrate. La notizia vera era: le reti wireless sono insicure, ma probabilmente allo sponsor una tale notizia farebbe crollare il proprio business sia delle vendite di reti che di "buone configurazioni". Questi si che sono esperti di sicurezza!
Affermazione : "(...omissis...) insieme all'Osservatorio ha condotto un'indagine nelle principali città del veneto per scoprire quanti "spot" (...) sono aperti e utilizzabili da chiunque voglia agganciarsi"
Risposta: E ridaje con la pubblicità occulta. Ma è l'organizzazione no profit o il privato che conta? In ogni caso, la notizia è vecchia. Indagini simili ne hanno condotte a iosa. Che ne esistano moltissime di aperte lo sanno anche i sassi ormai ma nessuno indaga, nessuno si muove...chissà perchè vero?
Affermazione: "Questa tecnica, usata anche dagli hacker, è detta "Wardriving" e consiste appunto nello scansionare con attrezzature di facile reperibilità spot wifi "aperti"...".
Qui si inizia con l'esagerare la percezione che chi scrive non è certo un informatico come vorrebbe far credere. Intanto l'uso del termine hacker ha anche qui una connotazione negativa, ma che in realtà non lo è. Forse si vuole dire che è una tecnica "difficile"? Prerogativa dei "truffatori"?. Forse era meglio usare il termine cracker?? E poi non servono certo "attrezzature" particolari... basta una chiavetta wi-fi ed un portatile. Per i più evoluti, un antenna per aumentare la portata, che serve per lo meno a barare sui risultati. Senza antenna aggiuntiva (sicuramente vistosa e non utilizzata da eventuali malintenzionati) difficilmente si ottiene un segnale stabile ed utilizzabile da un access point al terzo piano di un ufficio o abitazione. E poi... se volessi solo il segnale wi-fi per una telefonata a mie spese? Certo, sto usando un accesso point non di mia proprietà, ma sto telefonando con un mio account, per un emergenza magari. In molti stati europei, il segnale wi-fi (minimo a 20 mega) è pubblico e gratuito con un eccellente copertura. Qui in "itaglia" è già un miracolo se arrivano 2 mega dell'adsl. Un vero schifo.
Affermazione :"Gli spot aperti sono porte aperte sulle aziende o sui PC dei privati: permettono con estrema facilità di entrare nella rete e nei PC, di intercettare dati sensibili come le password dei conti bancari o i codici delle carte di credito"
Risposta: le conoscenze di questo smanettone si rivelano scarse. L'estrema facilità di reperimento dai dati, una volta entrati è da vedere. L'intercettazione dei dati sensibili si può fare più facilmente frugando nei cestini della spazzatura, entrando in ufficio sbirciando quà e là nei documenti incustoditi, chiedendo direttamente agli addetti che parlano, parlano, parlano... non serve certo essere dei tecnici per ottenere informazioni in un paese dove la sicurezza è scarsa in tutti i livelli. Ovvio però che ci si concentra nella paura maggiore... il terrore che ci rubino i soldi, il dio danaro che ci permette di apparire come persone "di successo", indipendentemente dal come li abbiamo guadagnati.
Affermazione: "Il panorama che è emerso dall'indagine è preoccupante: a Treviso Centro Città 27 hot spot wireless completamente aperti e vulnerabili (1 è anche di una nota banca del centro città); a Belluno 12 hot spot ; a Venezia 32; Vicenza 28 Verona 26.
In totale il 68% degli "spot" trovati sono aperti o comunque facilmente accessibili. “Questa situazione è molto grave - ha dichiarato (...omissis...)"
Un panorama preoccupante...perchè?? Forse perchè "addirittura" una banca ha l'access point aperto? Un articolo serio avrebbe dovuto riportare il nome di quella banca, che sono loro i veri malintenzionati. Almeno così si aiutano i loro clienti a chiudere il conto ed andare da un altra parte...per sicurezza, non si sa mai. Per inciso, si dimenticano di dire che i server delle banche, quelli con i dati dei conti, sono su linea dedicata, non certo su rete wireless. Magari era il caso di ricordare però che le linee dedicate scorrono ad altezza d'uomo su cavo esterno, ingraffettato al muro... (sic!)
Ma è la base statistiche che un pò mi lascia perplesso... la propagazione dell'ESSID (il nome della rete wi-fi) può essere inibito (anche se con alcune tecniche è possibile leggerlo comunque). Quindi la domanda è : quanti reti nascoste sono state individuate? Il dato citato del 68% andrebbe quindi ridimensionato. La situazione è grave? Secondo me, è grave che nessuno sia andato a scovare questi peracottari dell'installazione selvaggia ed abbia inoltrato a chi di competenza una denuncia penale. L'Osservatorio l'ha fatto? Credo di no. L'azienda sponsor non avrebbe piacere che risultasse come capofila di una crociata che danneggia la reputazione di banche, uffici e cittadini "onesti". Meglio tacere, compiacere gli illeciti tacendo, che il business è sacro ed il diritto un inutile orpello che sta per essere smantellato in nome del "progresso economico".
Affermazione (del sedicente osservatore): "Immaginiamo non solo cosa possa significare entrare liberamente nella rete di una banca, ma anche quali pericoli corrono gli ignari utenti:
qualcuno potrebbe utilizzare il loro IP (la carta di identità di chi naviga su internet) per commettere reati, scambiare file illegali, commettere truffe..."
Risposta: "Qualcuno potrebbe"... entrare a casa tua e ti lascio immaginare cosa potrebbe fare, mente bacata. Immagina, lui, cose che farebbe lui. Truffe, furti, addirittura scambiare file illegali!!! Notare che è il file la cosa illegale, non il fatto di duplicare materiale protetto... Non immagina magari un uso "buono" di un access point aperto, un uso "lecito"...sembra che la rete sia usata solo per rubare, commettere reati e ... la piaga del secolo! lo scambio di file illegali!! qunidi siamo tutti disonesti sino a prova contraria....fascista.
E poi, la nuova bufala del secolo...l'IP è la carta di identità di chi naviga su internet... ROTFL, ed il MAC Address? il passaporto? ma per piacere!
Affermazione "Qualcosa si è cercato di fare con il famoso decreto Pisanu (si certo, rendere la vita impossibile agi onesti con i divieti assurdi facendo leva sulla paura) Decreto Legge 27 luglio 2005, n.144 Misure urgenti per il contrasto del terrorismo internazionale, ma questo decreto riguarda solo gli enti pubblici che forniscono connettività ai propri clienti. Tutti gli altri devono fare da soli e fare pure in fretta"."
Risposta: Il Decreto è una skifezza, ideato solo per poter controllare i call center gestiti da persone di una determinata razza. In realtà il risultato è stato quello di inibire lo sviluppo di una connettività aperta e libera, I terroristi non se ne vanno certo in giro a cercare reti aperte per il loro misfatti... sono decisamente meno scemi di chi ha fatto quel decreto. L'obiettivo reale è poi quello di poter controllare tutto e tutti, in perfetto stile nazista, condito con la famosa affermazione...male non fare, paura non avere.. tipico delle SS naziste, è il caso di ricordarlo, specialmente a chi predica a treviso la tolleranza zero. Il trionfo dell'incapacità di governare senza vietare, controllare, limitare, regolare, spiare, punire... che schifo.
L'articolo in realtà non informa, ma è permeato da un inquietudine strisciante. Mi immagino coloro che dopo averlo letto, chiamano il proprio tecnico di fiducia (il cuggino che lavora all'ibiemme) e chiedono di proteggere la rete. E' un servizio che ovviamente l'azienda dell'autore è in grado di offrire in cambio di pochi spiccioli. Non ha tenuto conto però che il cuggino lo fa gratis, così come lo ha fatto nell'installare la rete wireless. Quindi ... di cosa bisogna avere paura in realtà?? dei sedicenti tecnici raccomandati, che riescono ad installare reti nelle banche, dei commerciali che vendono "soluzioni" e per raccattare clienti scrivono articoli del genere con il tramite di un organizzazione "no" profit. Ma andate a fanchiulo!...

P.S. Il Gatto perde il pelo ma ci lascia lo zampino. Ripeto:Il Gatto perde il pelo ma ci lascia lo zampino.

lunedì 27 ottobre 2008

Too many SPAM


Oggi è una brutta giornata. Qualche testa di ca**o, chissà in quale parte di questo pianeta, ha usato uno dei miei indirizzi e-mail come mittente ad una montagna di messaggi spazzatura. Come risultato, mi sono ritrovato con il server sovraccarico di segnalazioni di vario tipo, quali:
  • Mail delivery failed: returning message to sender
  • Delivery Status Notification (Failure)
  • failure notice
  • Non delivery report: 5.7.1 (Delivery not authorized)
  • **Message you sent blocked by our SPAM filter**
  • Undelivered Mail Returned to Sender
  • bounce message
  • Non delivery report: 5.9.4 (Spam SLS/RBL)
  • Zpráva označena jako spam
  • Возвращенное сообщение электронной почты:
  • Delivery Notification: Delivery has failed
  • Your email requires verification verify
  • Benachrichtung zum +ANw-bermittlungsstatus (Fehlgeschlagen)
  • **Message you sent blocked by our bulk email filter**
  • Mail could not be delivered
  • Returned mail: see transcript for details
  • Considered UNSOLICITED BULK EMAIL
  • Article rejected, un-authorized poster of...
  • **Message you sent was blocked by HMMA SPAM bulk email filter**
  • Rejected posting to...
  • Returned mail: delivery problems encountered
  • Delivery reports about your email [FAILED(1)]
  • Protezione password attivata - il tuo messaggio inviato al gruppo...
  • Returned mail: #5.1.0 Address rejected.
  • Considered UNSOLICITED BULK EMAIL from you
  • Achtung: Ihre E-Mail konnte nicht zugestellt werden: Nachricht zurueckgesendet
  • Notification d'état de remise (échec)
  • **Message you sent blocked by our Caltrans bulk email filter**
  • Undeliverable: [SPAM (Non-existent user)]
  • Notificación de estado de entrega (Error)
  • Considered UNSOLICITED BULK EMAIL, apparently from you
  • Returned mail: Mailbox Full
  • Benachrichtung zum Übermittlungsstatus (Fehlgeschlagen)

ed altri....
Una quantità industriale di messaggi, una valanga continua ed in progressivo aumento, che sta mettendo a dura prova il server (quale miglior modo di testarne il comportamento sotto stress??)
Ad ogni modo, spero che a quel mentecatto malato, figlio di una discarica a cielo aperto, gli cada l'uccello se è maschio o gli scoppi l'utero se femmina. Che possa marcire in galera se lo beccano. Ho dovuto disattivare l'account di posta, con gravi ed ovvie conseguenze. vorrà dire che per un pò me ne sto irraggiungibile. Peccato per gli ordini on-line ma spero che sia un fenomeno passeggero. Pazienza.

P.S. Potare le piante da frutto. Ripeto: Potare le piante da frutto.

domenica 5 ottobre 2008

flash bike trip (2)



La temperatura esterna non è proprio delle più piacevoli... forse non sono molto in forma, ma un giretto me lo sono fatto, come promesso, per distrarmi e rilassarmi un pò. Ho visitato una centrale idroelettrica, per capire come produrre energia dalla natura, senza inquinamento, solo con il movimento dell'acqua. Un dislivello di soli 4 metri e si possono produrre 700KWh, quanto basta per 230 famiglie. Di corsi d'acqua ce ne sono in questo povero paese. Molti sono stati intubati, molti nascosti, altri inaccessibili (da quando l'acqua è diventata un servizio a pagamento ai privati). Ogni città, ogni paese è nato attorno ai fiumi ed ai corsi d'acqua. L'acqua era usata per far muovere i macchinari di molti opifici. L'acqua era anche una via di comunicazione e trasporto, silenziosa, ecologica, benefica per il clima. Quali ignoranti in nome del progresso la stanno rendendo inutilizzabile? Vorrei che tutti riflettessero su questo. L'acqua è vita. Chi si permette di venderci la nostra vita?

P.S. Liberare i cani. Ripeto: Liberare i cani.

sabato 6 settembre 2008

Ultim'ora

Notiziona che non interessa a nessuno, ma il blog è mio e ci scrivo quello che mi pare. Stasera, come d'abitudine sono uscito per il consueto caffè serale al solito bar... tempo fa, alla categoria maleducazione, avevo parlato di una cicciona rompiscatole incontrata alle poste... beh... adesso fa la cameriera al bar che frequento e... sarò un bastardo ma mi sa che non durerà a lungo. La vendetta è un piatto che va gustato freddo ed a me il caffè piace "shekerato". Intanto la cicciona è brutta come il peccato, non è colpa sua ma se a questo aggiungiamo che non sorride neanche a sorridergli allora non è adatta a stare dietro ad un banco. Poi è lenta, lenta, lenta troppo lenta e questo non va bene. Ed inoltre è scorbutica, non ci sa fare con la gente, risponde male ed è antipatica. Mi sa che non dura e per farla durare meno penserò a seminare zizzania fra gli avventori. Và che merda che sono, ma la maleducazione non la perdono, l'arroganza tantomeno e i prepotenti menefreghisti devono skiattare. Sta cicciona deve sparire dal mio bar. ci vado per rilassarmi, non per vedere una con la faccia da cane, un pitbull davvero che alla sua età ancora non ha trovato un topo che se la trombi. Stavolta tocca a me fare la faccia di merda, testina. Preparati a mettere annunci sui giornali, che se ti trovo a lavorare da qualche altra parte ti sistemo io, brutta maledetta cicciona ignorante... vaffanchiulo

P.S. Domani si vendemmia il podere sud. Ripeto: Domani si vendemmia il podere sud.

venerdì 5 settembre 2008

Gratta e rompi

Che ultimamente la maleducazione sia diventata uno stile di vita, ormai lo si sa e lo si nota da tempo. Ma quando questa è scientificamente praticata per provocare e rompere i coglioni altrui, allora significa che è venuto il momento di reagire. Stamattina, per la terza volta consecutiva, ho incontrato al tabacchino un signore con una pessima abitudine. La tabaccheria è minuscola, ricavata da uno stanzino che lascia spazio sul banco appena quello sufficiente ad appoggiare le sigarette o le poche cose che di solito si comprano in questi esercizi commerciali. Inevitabile quindi fare la fila se si arriva quando prima è entrato qualcuno a fare i propri affari. Per la verità, bastano 5 persone e la fila arriva alla porta. Arrivo, entro ed il signore, sulla cinquantina, è al banco che gratta i biglietti che è solito acquistare... solo che alla volta ne acquista una quantità industriale, per cui il tempo necessario, data la sua lentezza degna dal più lento dei bradipi, si dilata a dismisura. Mentre gratta, occorre aspettare il proprio turno. E questo se ne sta lì beato a grattare e grattare mentre le persone arrivano, si accumulano e lo guardano stupiti, increduli esista tanto menefreghismo. Il gestore nemmeno si preoccupa di dire "...avanti un altro...", e questa lumaca continua incurante degli altri a grattare i suoi biglietti sul banchetto, facendosi i suoi comodi. Non bastasse, ad ogni grattata deve controllare se ha vinto. Allora inizia a guardare le caselle confrontandole ogni volta con le istruzioni di gioco. Guarda e controlla, guarda e controlla e noi ad aspettare i suoi comodi. Ma non è finito qui. Ad ogni grattata, lettura e controllo deve pure riflettere, non si sa su cosa. Così gratta guarda infinite volte, controlla altrettante volte e riflette a lungo sulla sfiga che lo perseguita, incurante di riflettere sulle maledizioni più terribili che mentalmente gli vengono rivolte. Lui gratta e se ne frega degli altri. E' la terza volta, in orari diversi che lo incontro. In totale ho perso quasi trenta minuti ad aspettare in silenzio sta tartaruga del pensiero. Credo di essere anche troppo tollerante e paziente. Me lo sono ripromesso. Devo iniziare a reagire in malo modo, così la società mi riconosce e mi accetta come un bravo cittadino, allineato alle abitudini dei più. Ma se veramente voglio farmi accettare, allora la grattata ci penso io a dargliela, rompi*oglioni!!

P.S. L'ape regina cambia alveare. Ripeto: L'ape regina cambia alveare.